Europa ‘Colonia digitale’

Colonia digitale è la definizione che si può attribuire all’Europa nella guerra commerciale dichiarata da Trump. Perché gli Stati europei dipendono totalmente dagli Usa per i servizi tech. La denuncia di ‘Eurostack’

‘Eurostack’

Eurostack è un gruppo indipendente creato da alcuni eurodeputati per promuovere “L’indipendenza digitale europea”. Il 14 marzo scorso Eurostack ha inviato una lettera alla presidente della commissione europea con la richiesta di sganciarsi dalla dipendenza delle Big Tech americane. Alcune grandi aziende tra cui Airbus, Element e Proton hanno sottoscritto. Le alternative ci sono e il Vecchio continente potrebbe iniziare a utilizzarle. Oggi l’Unione Europea non ha un’industria tecnologica in grado di competere su scala globale con i vari Amazon o Google. Questo ha creato una crescente vulnerabilità che ha costretto gli Stati europei ad abdicare alla propria sovranità sulla protezione dei dati e ha reso la sicurezza di enti, aziende e cittadini totalmente alla mercé delle aziende nordamericane.

Soluzioni praticabili

Eurostack ha prodotto uno studio in cui individua alcune soluzioni, valide e praticabili. Tra i motori di ricerca c’è lo svedese Mullvad Browser oppure LibreWolf.  Invece di Whatsapp si può usare l’inglese Element o lo svedese Threma. Le alternative all’uso dell’email sono molteplici: da Posteo a Mailbox.org. Questi programmi hanno funzionalità corrispondenti ai software made in Usa, ma rispettano le norme europee per la protezione dei dati (Gdpr).

Qual è il problema quindi?

Il primo è tecnico: effettuare la cosiddetta migrazione, traslocare cioè da un sistema chiuso e interconnesso, come Google per esempio, ad un altro è complicato e costoso. Pensiamo ad installazioni che negli anni hanno accumulato un’enorme mole di dati. Il secondo problema, o forse il primo, fate voi, è politico. Quei dati sono in totale possesso di aziende americane che operano in costante conflitto con le normative europee. All’origine c’è il ritardo tecnologico di cui soffre l’Europa, ma in seguito è mancata la volontà politica di sviluppare un sistema di tutela e difesa. Il rapporto bilaterale con gli Usa è stato alimentato da un intreccio lobbistico che oggi garantisce alle Big Tech il controllo totale del mercato e soprattutto dei dati che di quel mercato sono la materia prima.

Sylicon Valley ‘fu liberal’

Il cambio di casacca della Sylicon Valley da sempre liberal e democratica ed oggi tecno-populista ha creato una sorta di continuità del sistema coloniale con l’Europa. Ieri la Bruxelles liberale e progressista accoglieva a braccia aperte Bill Gates e Marck Zuckerberg garantendo loro un laissez faire sul fronte fiscale che permette da anni di eludere la tassazione tramite le sedi in Irlanda. Oggi Elon Musk è sponsor della destra sovranista europea che funge da ariete contro le regole digitali di Bruxelles, dal Digital Marketing Act al Digital Service Act.

Sul carro dei vincitori

I tecno-miliardari Bezos e Zuckerberg sono saliti sul carro dei vincitori e oggi premono contro le leggi europee che pongono limiti e divieti al trattamento dei dati e dei contenuti digitali che loro stessi detengono e gestiscono in Europa. Gli altri Big americani stanno spingendo sul pedale degli investimenti europei in Intelligenza Artificiale. Il 53% delle grandi imprese ha acquistato licenze americane di strumenti pronti all’uso, principalmente ChatGPT o Microsoft Copilot. In Italia è in discussione un piano di investimento congiunto di Microsofot e Black Rock del valore di 4,3 miliardi di euro per finanziare progetti che vanno dai data center a nuove infrastrutture energetiche.

Un software europeo

Affrontare i problemi di cui sopra è possibile se l’Ue decidesse di investire ingenti risorse su tecnologie europee che la rendano indipendente. Il settore è strategico e afferisce alla sicurezza tanto quanto lo è il sistema della difesa. Ecco allora che un software accessibile a tutti permetterebbe anche ai nostri computer di casa di traslocare rapidamente dall’infrastruttura made in Usa che sostiene e detiene l’intera nostra attività ad un’altra made in Ue.

Regole per una alternativa efficace

Il cavallo di battaglia della politica per mantenere la conquista digitale dell’Europa è che è troppo regolamentata. Troppa burocrazia e tasse punitive tengono lontano gli investitori. Forse, ma se quelle regole impediscono di creare oligopoli come Amazon, Google o Tesla, o creare Rasputin europei, beh quelle regole restano un punto fermo per costruire un’alternativa efficace. Partendo però dal controllo delle infrastrutture fisiche e logiche su cui i dati viaggiano.

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